Lorenzo Fiorucci, Clara Garesio Giuseppe Pirozzi Genesi
in «il Roma», 11 febbraio 2023
in «la Repubblica», 30.1.2023
[…] Si parte dalle terrecotte ingobbiate dell’ultraottantenne Giuseppe Pirozzi, che destruttura composizioni all’apparenza figurative con grande rigore, ma senza rimpianti per l’ordine perduto. Dall’inizio degli anni Sessanta la sua attività artistica è stata sotto osservazione dei maggiori critici d’arte italiani, Lea Vergine, Luciano Caramel, Enrico Crispolti, Raffaello Causa, Luigi Carluccio, Filiberto Menna, Giuseppe Appella. Dal 2000 è Accademico Scultore dell’Accademia Nazionale di San Luca.
“Una volta approdato alla terracotta colorata, il racconto si svolge sempre per accumulo di elementi, come se la scultura fosse diventata un deposito in cui le immagini si stratificano e assumono la loro sostanza di memorie liberamente sovrapposte. Allo stesso tempo, poi, si chiarisce la natura grafica della scultura di Pirozzi, che in molti casi diventa quasi un disegno a rilievo, in cui la forma è avvinta fra l’essere inglobata o fuoriuscire dal piano. Crispolti parla di ‘una consistente ricorrenza combinatoria oggettuale’” (L.P. Nicoletti).
Non so se è così, ma c’è in Pirozzi una grande stratificazione di pensieri.
Dialogue è un catalogo e un’opera d’arte curata da Maurizio Esposito. La pubblicazione si avvale del contributo di Stelio Maria Martini, Giuseppe Zevola, Mario Persico e altri artisti della scena contemporanea e ospita oltre 90 artisti d’arte di ogni nazione. Dialogue è un dialogo d’arte sul tema del non senso/l’assurdo che attraversa la nostra quotidianità.
Il numero 6 di Dialogue ospita l’opera di Giuseppe Pirozzi, Piano inclinato oltre misura.